La macchina burocratica siciliana: eccellenze da tutelare e non il “capro espiatorio” dell’incompetenza di governo.

Il rapporto con il personale degli uffici centrali e periferici della Regione Siciliana è stato un altro grosso problema del governo uscente, a cui spesso faceva comodo incolpare dirigenti e funzionari per qualunque tipo di imprevisto o ritardo, applicando la tecnica, mai così di moda come in questi ultimi anni, dello “scarica barile”.
Ma se da una parte le dichiarazioni di fuoco a giorni alterne non facevano che alterare e irrigidire le posizioni dei dirigenti e dei funzionari che, nella stragrande maggioranza dei casi adempiono al massimo e con rigore alle loro funzioni, dall’altra capitava di apprendere dell’erogazione di premialità ingiustificate proprio nei settori più carenti della PA siciliana, esempio di una superficialità e una mancanza di conoscenza della macchina burocratica regionale per certi versi imbarazzante.
Noi siamo convinti che al netto di pochi e sparuti episodi deprecabili, le risorse umane della Regione siano un bene prezioso, da promuovere e da valorizzare, perché rappresentano per così dire il “braccio armato” di quella rivoluzione pacifica ma necessaria che porterà, grazie ad un’adeguata guida politica, la Sicilia a superare questa difficile fase di passaggio ed avviare il suo completo e definitivo rilancio sociale, economico, culturale.