“L’assessorato regionale alla Salute è responsabile della riduzione dei posti letto per le cure riabilitative nel Siracusano. Si faccia chiarezza se sono state favorite altre province siciliane”.
Lo afferma il parlamentare regionale di Prima l’Italia, Giovanni Cafeo, che fotografa una situazione sanitaria deficitaria nel Siracusano, prendendo spunto dalla vicenda della casa di cura Villa Aurelia, a cui la Regione ha sospeso l’accreditamento, costringendo la proprietà ad avviare le procedure di licenziamento per 47 operatori sanitari, tra medici, infermieri ed amministrativi.
La struttura privata dispone di 40 posti letto ma, come disposto da una sentenza del Cga, Villa Aurelia ne avrebbe diritto ad 80.
“L’assessorato regionale alla Salute – spiega Cafeo – ha intimato ai titolari della casa di cura di rinunciare ai contenziosi con l’amministrazione regionale altrimenti l’accreditamento non sarà ripristinato. È una richiesta intollerabile, non si può obbligare un’azienda a sottoscrivere un contratto agitando un cappio, è una modalità che va rigettata e combattuta, per cui auspico un ripensamento da parte dell’assessorato alla Salute”.
Il deputato regionale di Prima l’Italia denuncia le condotte dell’assessorato regionale alla Salute, capaci di ridurre i livelli essenziali di assistenza disposti dal ministero della Salute, cioè le prestazioni che il Servizio sanitario nazionale è tenuto a fornire a tutti i cittadini, gratuitamente o dietro pagamento di una quota di un ticket.
“La legge prevede – dice Cafeo – che vi siano 0,25 posti letto per mille abitanti: vuol dire che ne servono 200 in provincia di Siracusa per la riabilitazione. Facendo i conti, ce ne sono 50 tra Villa Salus e Villa Mauritius, 17 sono nelle strutture pubbliche ed infine 40 nella clinica Villa Aurelia anche se il Cga, dopo il ricorso della proprietà, ne aveva previsti 80 per quest’ultima, mai concessi dall’amministrazione regionale. Questo vuol dire che, in tutto il territorio siracusano, disponiamo di 107 posti letto, per cui, se confrontiamo i parametri disposti dal ministero della Salute, ne mancano 93”.
Il deputato regionale di Prima l’Italia chiede sia fatta chiarezza sulla gestione dell’assistenza sanitaria.
“A questo punto, vogliamo – aggiunge Cafeo – capire se, in questi ultimi 5 anni, i posti che spettavano a Siracusa sono stati dirottati in altre province della Sicilia, a scapito della salute dei pazienti siracusani. Il dato oggettivo è che nell’arco temporale in cui ha governato l’amministrazione regionale uscente non è stato fatto nulla per aumentare l’offerta all’utenza, anzi va detto che se non vi fosse stato il pronunciamento del Cga mancherebbero altri 40 posti letto”
“Siracusa è sotto questo aspetto il fanalino di coda della Sicilia – conclude Cafeo – per cui occorre ripristinare quanto previsto dalla legge, perché non è possibile che i siracusani, per sottoporsi alle cure riabilitative, debbano andarsene a Catania”.